Anemia: cosa sapere per riconoscerla e affrontarla

L’anemia sideropenica è una condizione che si sviluppa quando l’organismo non ha a disposizione abbastanza ferro per produrre una quantità adeguata di emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi incaricata di trasportare l’ossigeno nel sangue. In assenza di sufficienti riserve di ferro, possono comparire segnali come stanchezza persistente, debolezza e un colorito pallido.

Perché può mancare il ferro?

Una delle principali cause della carenza di ferro è un’alimentazione sbilanciata, soprattutto se povera di alimenti ricchi di questo minerale come carne rossa, legumi e verdure a foglia verde. Le persone che seguono regimi alimentari vegetariani o vegani, senza una corretta integrazione, risultano maggiormente esposte al rischio.

Ci sono però anche fasi della vita in cui il corpo richiede più ferro: in gravidanza, durante l’allattamento, nella crescita di bambini e adolescenti, o nei soggetti che praticano sport ad alta intensità. Anche in questi casi, un apporto insufficiente può generare squilibri.

La perdita di sangue è un altro fattore chiave, le mestruazioni abbondanti, così come emorragie dovute a ulcere, emorroidi o problemi gastrointestinali, possono impoverire le scorte di ferro nel tempo. Donare sangue frequentemente, se non bilanciato da un adeguato reintegro, può avere lo stesso effetto.

Infine, ci sono condizioni che impediscono al corpo di assorbire correttamente il ferro assunto. Patologie come la celiachia o interventi chirurgici che coinvolgono stomaco e intestino, ad esempio il bypass gastrico, possono interferire con l’assimilazione del minerale.

Sintomi da non sottovalutare

Chi soffre di anemia da carenza di ferro può avvertire una serie di segnali, più o meno intensi, legati alla ridotta ossigenazione dei tessuti: affaticamento, fiato corto, pallore, giramenti di testa, mal di testa e sensazione di freddo alle estremità. Alcuni sintomi più specifici includono unghie fragili, perdita di capelli, irritabilità, difficoltà di concentrazione e, in certi casi, desiderio di masticare sostanze non commestibili come ghiaccio o terra (pica). Nei quadri più gravi, si possono manifestare disturbi cardiaci o un indebolimento generale dell’organismo.

Come intervenire

Il primo passo è rivedere la dieta: è utile includere alimenti ricchi di ferro eme, più facilmente assorbibile, come carne, pesce, fegato e frutti di mare. Anche le fonti vegetali di ferro, come legumi, cereali integrali, verdure a foglia verde, semi oleosi e tofu, sono importanti, ma è bene associarle a fonti di vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni) per migliorarne l’assorbimento.

Attenzione però a non assumere tè, caffè o latticini durante i pasti principali, perché possono ostacolare l’assimilazione del ferro. Anche un eccesso di fibre può interferire con l’assorbimento.

Se con la sola alimentazione non si raggiungono livelli adeguati, il medico può prescrivere integratori specifici. I più comuni sono a base di ferro bivalente (come il solfato o gluconato ferroso), da assumere preferibilmente lontano dai pasti o in abbinamento alla vitamina C. Possono però causare alcuni effetti indesiderati, come nausea, crampi addominali o stitichezza.

Nei casi in cui l’anemia sia causata da una malattia, è fondamentale agire sulla patologia sottostante. Ad esempio, una dieta priva di glutine è essenziale per chi soffre di celiachia, mentre gastriti o ulcere vanno trattate con farmaci specifici. In presenza di perdite di sangue abbondanti, sarà necessario individuarne la causa e intervenire in modo mirato.

Se i livelli di ferro sono estremamente bassi e i sintomi molto intensi, il medico può optare per un’infusione endovenosa o, nei casi più urgenti, per una trasfusione di sangue.

Conclusione

L’anemia da carenza di ferro è una condizione diffusa ma risolvibile, a patto di riconoscerla in tempo e agire sulle cause. Una dieta bilanciata, controlli medici regolari e, se necessario, integrazioni o trattamenti mirati permettono di recuperare energia e vitalità, migliorando sensibilmente la qualità della vita.